Pellegrinaggio: nel deserto... a Gerico e Mar Morto

08 agosto 2019

Attraverso il deserto di Giuda che racchiude splendide riserve naturali, siti storici e monasteri; un luogo singolare ed emozionante al tempo stesso... con un paesaggio che cambia continuamente, abbiamo raggiunto Gerico (la città delle palme): si trova in Cisgiordania, a -240 metri sotto il livello del mare. Nel vecchio testamento è citata nel libro di Giosuè, come la città cinta d’assedio dagli israeliti che poi, con l'aiuto di Dio, ne distruggono le mura suonando delle trombe; nel nuovo testamento per il racconto di Zaccheo, che essendo basso di statura, sale su un sicomoro per vedere Gesù. (Luca 19,1-10). Dell'antica città vicina al Mar Morto e' rimasto attribuito ad un piccolo villaggio risalente al XVIII sec. Sotto l'occupazione britannica e grazie all'intraprendenza dei frati minori, Gerico riacquistò la bellezza di un tempo. La Custodia nel 1924 aprì una casa religiosa dedicata al Buon Pastore. Nelle vicinanze di questa si trova anche la chiesa greco ortodossa e la moschea.

E poi il Mar Morto, più propriamente un lago... si trova nella depressione più profonda della Terra, generatasi nei millenni per effetto dell'evaporazione delle sue acque non compensate da quelle degli immissari, che è anche causa della sua alta salinità. Attualmente il livello dell'acqua del bacino superiore (settentrionale) è a circa 415 m sotto il livello del mare ed il divario continua ad aumentare ponendo anche il problema della sua scomparsa nel medio-lungo termine.

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Pellegrinaggio: Acri e il "giardino incantato"

07 agosto 2019

Prosegue il nostro bel pellegrinaggio nella Terra di Gesù, immersi nei luoghi santi e nei loro colori, atmosfere e profumi.

Oggi visita a Acri ed al suo "Giardino Incantato": conosciuto anche come "il Giardino del Festival" serve come cortile di entrata nella Fortezza delle Sale dei Cavalieri. A nord si trovano le torri, a sud gli uffici della Compagnia per lo Sviluppo di San Giovanni d’Acri e aree usate dal Teatro di San Giovanni d’Acri.

Acri è situata sulla costa mediterranea all'estremità settentrionale del Golfo di Acri e fronteggia il promontorio di Haifa. Era nota già in epoca biblica sotto il nome di Akko, nel sec. 4° a. C.
Gli Arabi se ne impadronirono nel 638 d. C. La storia più nota della cittadina è il lungo assedio del 1189-91 da parte dei crociati che poi la espugnarono. Divenne da allora il più importante baluardo dei crociati in Terrasanta e fu l'ultimo a ricadere in mano dei musulmani, nel 1291. I cavalieri di San Giovanni, che tennero la città in tale ultimo periodo, le dettero il nome del loro ordine.
 
Abbiamo poi raggiunto il lago di Tiberiade con la Chiesa del primato di Pietro ed un giro in battello sul lago dove Gesù camminò sulle acque e placò la tempesta per il timore dei suoi apostoli...

Alcune belle foto della giornata!

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Pellegrinaggio: Meghiddo e Monte Tabor

06 agosto 2019

Le tappe odierne hanno coinvolto Meghiddo e il Monte Tabor.

Ci dirigiamo al Monte Tabor, luogo dove si ricorda il racconto della Trasfigurazione, icona del mistero pasquale.
Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29 Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 32 Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33 Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. 35 E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 36 Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto (Lc 9,28-36).

Meghiddo: Il suggestivo Tell el-Mutesellim (=collina di Meghiddo) misura poco più di 4 ettari e mezzo. È stato scavato per la prima volta nel 1905 e ha rilevato una ventina di livelli di insediamenti susseguitisi nei vari secoli. I  primi insediamenti risalgono al 4000 a.C. e risultano tracce fino al 300 a.C. La più importante scoperta è relativa ad un piccolo santuario cananeo risalente al 2000 a.C. (approfondimento su nostro articolo "Luoghi di Terra Santa: Meghiddo, Armaghedon dell'Apocalisse")

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Terrasanta: un nuovo pellegrinaggio

05 agosto 2019

E' iniziato oggi un nuovo pellegrinaggio nella terra di Gesù. Nel mentre, due miei volontari accompagnavano il giovane salvadoregno Abaham Soto a trovare lo zio p. Ilario a Saccolongo. Hanno percorso un lungo cammino assieme ed è stato molto bello ed emozionante l'incontro dopo tanti anni!

In Terra Santa abbiamo raggiunto il Monte Carmelo e la Stella Maris e la grotta del Profeta Elia.

Il Monte Carmelo, dove la Tradizione afferma che qui la sacra Famiglia sostò tornando dall’Egitto, è una catena montuosa, che si trova nell’Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele e che si sviluppa in direzione nordovest-sudest da Haifa a Jenin. Fra il 1207 e il 1209, il patriarca latino di Gerusalemme (che allora aveva sede a San Giovanni d’Acri), Alberto di Vercelli, redasse per gli eremiti del Monte Carmelo i primi statuti (la cosiddetta regola primitiva o formula vitae). I Carmelitani rimanendo fedeli al modello che vedeva nel profeta Elia uno dei padri della vita monastica.

La Madonna del Carmelo è una delle devozioni più antiche e più amate dalla cristianità. E' legata alla storia e ai valori spirituali dell’Ordine dei frati carmelitani, frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.

Buon pellegrinaggio a tutti!

pace e bene
p. Adriano

(clicca sulle foto per ingrandire)
1-2 arrivo - 3 Abraham e p. Ilario - 4 i volontari Gilberto e Livio con Abraham
5-7 Monte Carmelo - da 8 Stella Maris e  Grotta del profeta Elia 
 

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DIRETTA 4° giorno: lago di Galilea e Cafarnao - Cana

22 novembre 2015

La giornata di oggi è dedicata a Cana - lago di Galilea - Tabgha - Cafarnao - Magdala

4° giorno 

Iniziare la giornata da Cana è molto importante per S. Giovanni.

Perché Cana è l’inizio dei “segni” di Gesù: leggeremo il testo delle Nozze (Gv 2,1-12), dove si comprende che Gesù è lo sposo che ama con gesti di amore concreti durante la sua vita pubblica. Scendiamo poi a Cafarnao, seguendo idealmente il vangelo di Giovanni che cita: «Dopo questo fatto [segno a Cana] scese a Cafarnao, insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni» (Gv 2,12). 

Gv 2, 1-12: 1Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
3Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino».
4E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». 5La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».
6Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili.
7E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo. 8Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono.
9E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo  
10e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono».
11Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
12Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni.

Alzatici di buon mattino siamo scesi verso il mare di Galilea o lago di Tiberiade. La visita a Cana la rinviamo per il pomeriggio, di ritorno. Il mare/lago raggiunge una profondità di -200m sul livello del Mediterraneo. Il mare è alimentato dalle acque del fiume Giordano che lo attraversa e prosegue verso il mar morto.

Si è dovuto rinunciare alla prevista visita alla chiesa benedettina di Tabgha, memoria della moltiplicazione dei pani e pesci, perché chiusa. Ma le altre tappe del lago sono state molto importanti: Chiesa del primato di Pietro, dove Pietro è invitato a "pascere le pecorelle" di Gesù nonostante tutto quello successo qualche giorno prima, il rinnegamento. Cafarnao è la città della vita pubblica di Gesù. Abbiamo ammirato gli scavi archeologici della casa di Pietro dove Gesù era di casa ed è stata luogo di molti suoi miracoli, della cittadina intera e della sinagoga. Al termine siamo saliti verso il monte delle beatitudini. E' più un altopiano pertanto si sposano le due versioni delle beatitudini dove in una si parla di un monte e in un'altra di una zona pianeggiante.

Dopo il pranzo con il piatto tipico "pesce di S. Pietro", gita in barca! Abbiamo percorso un tratto del lago per ricordare dei gesti importanti di Gesù: ha sedato al tempesta, ha camminato sulle acque. E abbiamo fatto esperienza diretta del vento forte...!

Fine pomeriggio a Cana di Galilea. Abbiamo ricordato le nozze qui avvenute e il primo miracolo di Gesù del cambiare l'acqua in vino. Visto il contesto, gli sposi presenti hanno  rinnovano le loro promesse matrimoniali.
Rientriamo a Nazareth per la cena e per riposare dopo questa bellissima giornata sulle orme di Gesù. 


 Buona domenica da Nazareth! 
Basilica Annunciazione e in fondo a sx Basilica casa Giuseppe 
colline intorno alla città
tragitto verso Lago Tiberiade - chiesa del primato di Pietro
sito di Cafarnao - monte delle Beatitudini - Cana di Galilea

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