21 agosto 2016
Pace e bene!
Oggi entriamo nel vivo del pellegrinaggio!
Ci dirigiamo al Monte Tabor, luogo dove si ricorda il racconto della Trasfigurazione, icona del mistero pasquale:
Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29 Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 32 Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33 Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. 35 E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 36 Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto (Lc 9,28-36).
La missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore che si dona gratuitamente (…) Tutto in Lui parla di Misericordia. Nulla in lui è privo di compassione (N.8, Misericordiae Vultus).
Rientrati a Nazareth abbiamo fatto visita alla Basilica dell’Annunciazione, il Museo Francescano, la Chiesa di San Giuseppe, la fontana della Vergine e la sinagoga.
p. Adriano
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23 agosto 2016
ALCUNE FOTO DELLA GIORNATA
La giornata odierna è dedicata al fiume Giordano, con visita il sito archeologico di Beit She'an nella valle del Giordano, ai piedi dei Monti Gelboa:l'imponente Tell al-Hosn rappresenta il primitivo sito, in mezzo a una zona ricca di vegetazione e diversi corsi d'acqua. Gli scavi eseguiti tra il 1921 e il 1933 hanno portato alla luce resti della sovranità egizia: oltre al sito del Tempio di Tutmosis III anche la fortezza costruita da Amenophis. Inoltre del periodo successivo l'anfiteatro, l'ippodromo, diverse chiese e monasteri.
Raggiungiamo Betlemme e dopo pranzo visita alla Basilica della Natività, alla chiesa di Santa Caterina e alle grotte sotterranee; infine il campo dei pastori.
- Basilica della Natività: ricordo degli avvenimenti della nascita di Gesù nei luoghi dove questi sono avvenuti: il luogo della nascita, della mangiatoia, la grotta di Giuseppe. Questi, per tradizione tramandata nel corso di questi due millenni, sono luoghi da sempre visitati e venerati come luoghi santi.
- Campo dei pastori: ricorda l'annuncio di gloria fatto dagli angeli: "troverete un bambino avvolte in fasce che giace in una mangiatoia". Da prima titubanti, poi fiduciosi e infine felici dell'incontro.
"L'incontro con Gesù deve cambiarci, e nella gioia testimoniare quanto abbiamo vissuto!"
Nella pienezza del tempo (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definito il suo amore. Chi vedo Lui vede il Padre (Gv 14,9). Gesù da Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua personalità rivela la misericordia di Dio (N.1, Misericordiae Vultus).
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