Monte Moria, Sion e degli Ulivi: Gerusalemme

25 agosto 2016

Pace e bene!

Lasciato Betlemme, "saliamo" a Gerusalemme

La nostra prima visita è diretta al Monte Moria e al Muro della preghiera, il Kothel, luogo simbolo della religione ebraica, memoria dell'antico Tempio di Gerusalemme.

A piedi raggiungiamo il Monte Sion per la visita al Cenacolo, al Cenacolino francescano, alla Basilica della Dormizione di Maria e alla Chiesa del Gallicantu, che fa memoria del tradimento di Pietro.

Nel pomeriggio: Monte degli Ulivi. Gesù vi si ritira a pregare dopo l'ultima cena con i 12 e prima della passione.
Raggiungiamo Betfage con sosta al Pater Noster e al Dominus Flevit dove si ricorda il lamento di Gesù sulla città e infine la basilica del Getzemani.

Se riusciamo alla sera prima visita al Santo Sepolcro.


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Ain Karem e... ritorno

27 agosto 2016

Facciamo tesoro di quanto visto e vissuto: diventiamo testimoni del nostro amore per Gesù e per la Terra Santa!

Ain Karem: questo luogo ha una grande importanza simbolica: ogni pellegrino al termine del viaggio è chiamato ad essere testimone e voce del Messia, come il Battista.

Luca 1, 39-55

39 In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. 
40 Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42 ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43 A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44 Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45 E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».

46 Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore
47 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48 perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49 Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome:
50 di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. 
51 Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
53 ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
54 Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia,
55 come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».

 

In mattinata facciamo visita alla località di Ain Karem dove si trova la memoria dell’incontro di Maria con Elisabetta e la chiesa di San Giovanni.

Poi con il volo di rientro portiamo a termine questo bel pellegrinaggio!

Grazie a tutti!

Pace e bene!

p. Adriano


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5° pellegrinaggio in Terra Santa

3 settembre 2016

Un nuovo pellegrinaggio in Terra Santa nell'Anno Giubilare della Misericordia

“Un Anno Santo Straordinario, per vivere nella vita di ogni giorno la misericordia che da sempre il Padre estende verso di noi. In questo Giubileo lasciamoci sorprendere da Dio. Lui non si stanca mai di spalancare la porta del suo cuore per ripetere che ci ama e vuole condividere con noi la sua vita” (Estratto dalla Bolla di Indizione del Giubileo).

Andare in Terra Santa è andare nella Terra del  Padre “ricco di misericordia” (Ef 2,4), che ha rivelato il suo nome a Mosè come “Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà” (Es 34,6); è andare nella Terra dove secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato da Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore.


Programma

1° giorno : partenza per Tel Aviv.
All’arrivo, sosta ad Haifa per la visita al Santuario del Monte Carmelo, eretto in memoria di Elia. Arrivo e sistemazione in Casa Nova a Nazareth

2° giorno : Nazareth - Monte Tabor
In mattinata partenza per il Tabor il luogo dove si ricorda il racconto della Trasfigurazione, icona del mistero pasquale. Rientro a Nazareth e visita alla Basilica dell’Annunciazione, il Museo Francescano, la Chiesa di San Giuseppe, la fontana della Vergine e la sinagoga.

3° giorno : Lago di Tiberiade - Tabgha - Cafarnao - Corazin
Visita al lago di Tiberiade, luogo della chiamata dei primi 4 discepoli e laboratorio “messianico” di Gesù. Sosta al sito archeologico di Cafarnao; a Tabgha per la visita alla chiesa francescana del Primato di Pietro e alla chiesa benedettina della moltiplicazione dei pani e dei pesci; al Monte delle Beatitudini e a Corazin. Rientro a Nazareth.

4° giorno : Bet Shean  -  Betlemme
Si raggiunge la Giudea: sosta al sito archeologico di Bet Shean, nella valle del Giordano, ai piedi dei Monti Gelboa: visita ai resti romani che si trovano nel Tel al-Hons.
Arrivo a Betlemme per il pranzo e inizio delle visite della città: alla Basilica della Natività, di Santa Caterina e alle grotte sotterranee.

5° giorno : Oasi e deserto di Giuda - Qasr El Yahud - Qumran
In mattinata, partenza per il deserto di Giuda e  per il Mar Morto per il pranzo e tempo per il bagno.
Sosta a Qasr el Yahud, dove faremo memoria del Battesimo di Gesù e visita al sito archeologico di Qumran. Rientro a Betlemme.

6° giorno : Gerusalemme : Monte Moria - Monte degli olivi e Monte Sion
In primissima mattinata lasceremo Betlemme per raggiungere Gerusalemme. Inizio delle visite cominciando con il Muro della preghiera, il Kothel. A piedi raggiungeremo il Monte Sion: visita al Cenacolo, al Cenacolino francescano, alla Basilica della Dormizione e alla Chiesa del Gallicantu, che fa memoria del tradimento di Pietro.
Nel pomeriggio saliremo sul Monte degli Ulivi, raggiungendo Betfage facendo una sosta al Pater Noster e al Dominus Flevit. Arrivo alla basilica del Getzemani.

7° giorno : Gerusalemme : muro occidentale - via dolorosa - Emmaus
In mattinata raggiungeremo a piedi la via “Dolorosa”; visiteremo poi la Chiesa della Flagellazione; la 6° stazione (dedicata a Veronica); la 9° stazione (dove si trova il patriarcato copto); il Monastero russo dedicato a S.Alessandro Nevski, e infine alla Basilica della Resurrezione, con la visita approfondita al Calvario e al Santo Sepolcro. Nel pomeriggio, si andrà in località Emmaus - Abu Gosh.

8° giorno : Ain Karem - Volo di rientro
In mattinata trasferimento ad Ain Karem dove si celebra la memoria dell’incontro di Maria con Elisabetta e dove la tradizione colloca la nascita di San Giovanni.
Rientro in Italia

Pellegrinaggio: Masada

25 giugno 2017

Oggi visita a Masada! Alcune foto...!

Era un'antica fortezza, situata su una rocca a 400 m di altitudine rispetto al Mar Morto. La sue mura erano alte cinque metri lungo tutto il perimetro di un chilometro e mezzo, dotate di una quarantina di torri alte più di venti metri; era una fortezza pressoché inespugnabile.

Inoltre l'unico punto d'accesso infatti era l'impervio sentiero del serpente, così chiamato per i numerosi tornanti che lo rendevano un gravissimo ostacolo per la fanteria. La fortezza divenne nota per l'assedio dell'esercito romano durante la prima guerra giudaica.

Grazie agli scavi archeologici iniziati negli anni '60, sono stati riportati alla luce i resti dell'antica fortezza: i campi militari romani, con mosaici di notevole qualità, bagni e anche i massi di pietra lanciati dalle catapulte. Inoltre una piccola sinagoga a testimonianza dell'occupazione zelota e una più recente basilica, risalente al V secolo, fatta costruire da monaci penitenziali.

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Via Dolorosa e Emmaus

26 agosto 2016

Oggi percorriamo a piedi la Via "Dolorosa", via percorsa da Gesù per la nostra salvezza.

Dalla Porta dei Leoni, attraversiamo il quartiere arabo e visita alla chiesa di S. Anna, ultimo esempio di chiesa crociata molto ben conservata e la vicina piscina probatica (del brano evangelico del paralitico).

Da qui iniziamo il percorso della “Via Crucis di Gesù” partendo dalla Chiesa della Flagellazione e poi il Litostroto; le varie stazioni, con le cappelle della 5^ (Simone di Cirene), la 6^ (dedicata all'incontro con la Veronica) e la 9° (dove si trova il patriarcato copto). Il nostro percorso si conclude, come per Gesù, al Calvario, al Santo Sepolcro... VUOTO

Il pomeriggio è invece dedicato alla località di Emmaus-Abu Gosh: è un villaggio arabo/cristiano, luogo affascinante e pittoresco. La prima fondazione risale ad oltre 6.000 anni fa, nel periodo biblico il suo nome era Kiryat Ye’arim, ed era un centro cerimoniale dove venne collocata l’Arca dell’Alleanza. Nell'era Bizantina, 1.500 anni fa, a Kyriat Ye’arim, considerato un luogo sacro, fu edificata una chiesa.
Durante il periodo delle Crociate, il villaggio venne identificato con Emmaus, il luogo in cui Gesù si sarebbe rivelato dopo la resurrezione, e vi fu costruito un monastero benedettino che, tuttora visitabile, è uno degli edifici più belli rimasti intatti dopo le Crociate, con un giardino ben curato e ricco di antichi alberi, decorato con imponenti affreschi e da una fontana.

Nel punto più alto del villaggio sorge la chiesa di Nostra Signora dell’Arca dell’Alleanza (1924) con una bellissima vista sulle Colline di Gerusalemme. 

Ma in Israele Abu Gosh è anche il sinonimo di “hummus”, prodotto tipico della cucina araba. Non l’hummus che potreste trovare anche in città, ma una deliziosa e meravigliosa composta servita in una varietà di maniere differenti e decorazioni speziate. Recentemente Abu Gosh ha ricevuto il titolo di “centro dell’hummus”.


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