25 giugno 2017
Oggi visita a Masada! Alcune foto...!
Era un'antica fortezza, situata su una rocca a 400 m di altitudine rispetto al Mar Morto. La sue mura erano alte cinque metri lungo tutto il perimetro di un chilometro e mezzo, dotate di una quarantina di torri alte più di venti metri; era una fortezza pressoché inespugnabile.
Inoltre l'unico punto d'accesso infatti era l'impervio sentiero del serpente, così chiamato per i numerosi tornanti che lo rendevano un gravissimo ostacolo per la fanteria. La fortezza divenne nota per l'assedio dell'esercito romano durante la prima guerra giudaica.
Grazie agli scavi archeologici iniziati negli anni '60, sono stati riportati alla luce i resti dell'antica fortezza: i campi militari romani, con mosaici di notevole qualità, bagni e anche i massi di pietra lanciati dalle catapulte. Inoltre una piccola sinagoga a testimonianza dell'occupazione zelota e una più recente basilica, risalente al V secolo, fatta costruire da monaci penitenziali.
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26 agosto 2016
Oggi percorriamo a piedi la Via "Dolorosa", via percorsa da Gesù per la nostra salvezza.
Dalla Porta dei Leoni, attraversiamo il quartiere arabo e visita alla chiesa di S. Anna, ultimo esempio di chiesa crociata molto ben conservata e la vicina piscina probatica (del brano evangelico del paralitico).
Da qui iniziamo il percorso della “Via Crucis di Gesù” partendo dalla Chiesa della Flagellazione e poi il Litostroto; le varie stazioni, con le cappelle della 5^ (Simone di Cirene), la 6^ (dedicata all'incontro con la Veronica) e la 9° (dove si trova il patriarcato copto). Il nostro percorso si conclude, come per Gesù, al Calvario, al Santo Sepolcro... VUOTO!
Il pomeriggio è invece dedicato alla località di Emmaus-Abu Gosh: è un villaggio arabo/cristiano, luogo affascinante e pittoresco. La prima fondazione risale ad oltre 6.000 anni fa, nel periodo biblico il suo nome era Kiryat Ye’arim, ed era un centro cerimoniale dove venne collocata l’Arca dell’Alleanza. Nell'era Bizantina, 1.500 anni fa, a Kyriat Ye’arim, considerato un luogo sacro, fu edificata una chiesa.
Durante il periodo delle Crociate, il villaggio venne identificato con Emmaus, il luogo in cui Gesù si sarebbe rivelato dopo la resurrezione, e vi fu costruito un monastero benedettino che, tuttora visitabile, è uno degli edifici più belli rimasti intatti dopo le Crociate, con un giardino ben curato e ricco di antichi alberi, decorato con imponenti affreschi e da una fontana.
Nel punto più alto del villaggio sorge la chiesa di Nostra Signora dell’Arca dell’Alleanza (1924) con una bellissima vista sulle Colline di Gerusalemme.
Ma in Israele Abu Gosh è anche il sinonimo di “hummus”, prodotto tipico della cucina araba. Non l’hummus che potreste trovare anche in città, ma una deliziosa e meravigliosa composta servita in una varietà di maniere differenti e decorazioni speziate. Recentemente Abu Gosh ha ricevuto il titolo di “centro dell’hummus”.
(clicca sulle foto per ingrandire)
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