Ain Karem e... ritorno
27 agosto 2016
Facciamo tesoro di quanto visto e vissuto: diventiamo testimoni del nostro amore per Gesù e per la Terra Santa!
Ain Karem: questo luogo ha una grande importanza simbolica: ogni pellegrino al termine del viaggio è chiamato ad essere testimone e voce del Messia, come il Battista.
Luca 1, 39-55
39 In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
40 Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42 ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43 A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44 Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45 E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
46 Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore
47 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48 perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49 Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome:
50 di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
51 Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
53 ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
54 Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia,
55 come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».
In mattinata facciamo visita alla località di Ain Karem dove si trova la memoria dell’incontro di Maria con Elisabetta e la chiesa di San Giovanni.
Poi con il volo di rientro portiamo a termine questo bel pellegrinaggio!
Grazie a tutti!
Pace e bene!
p. Adriano
(clicca sulle foto per ingrandire)