Pellegrinaggio: Gerusalemme

20 giugno 2018

E siamo giunti finalmente a Gerusalemme. Sono state due giornate molto intense.

Ieri sera abbiamo partecipato ad un incontro presso la sede della Custodia dove un frate di Gerusalemme ha spiegato il ruolo rivestito dai frati in Terra Santa e quanto fatto finora per i cristiani, ma anche per i mussulmani. E quanto resta ancora da fare per raggiungere un equilibrio di pace tra le varie realtà di Terra Santa.

Abbiamo poi visitato in lungo e in largo Gerusalemme, il quartiere armeno per giungere fino al Cenacolo, quello cristiano con un ampia visita alla Basilica del Santo Sepolcro, o Basilica Resurrectionis per gli ortodossi. Poi siamo saliti al Getsemani per rivivere le ultime ore di angoscia di Gesù nell'Orto degli Ulivi.

Infine il quartiere ebraico e quello arabo dove abbiamo potuto vedere il muro occidentale o "muro del pianto" anche in notturna e accedere oggi anche alla spianata delle moschee, sito dove un tempo sorgeva il tempio ebraico, oggi occupato dalle moschee arabe.

Ormai il pellegrinaggio giunge al termine e domani faremo rientro con un spirito nuovo fortificato dai luoghi in cui "il verbo si è fatto carne e prese dimora presso noi"; avremo una sacco di bei ricordi e incontri da raccontare agli amici quando torneremo in Italia e farci anche noi testimoni, in modo che chi non ha ancora avuto la grazia di venire in Terra Santa, possa riuscirci presto.

Alcune foto a ricordo della bella giornata di oggi.


Gerusalemme:
incontro in Custodia e Basilica Resurrectionis

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Getsemani e Cenacolo

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"muro del pianto" e spianata delle moschee

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Pellegrinaggio: il deserto

18 giugno 2018

Il deserto è il luogo per eccellenza dell'isolamento dal quotidiano, della meditazione, dell'incontro mistico con Dio. Molti sono i profeti dell'antico testamento che raggiungono o scelgono luoghi deserti. Gesù stesso per 40 giorni vi si reca per meditare dopo l'annuncio al Giordano: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3, 17). Quello stesso Spirito, appena disceso dai cieli squarciati, sospinge Gesù nel deserto. 

Abbiamo riscoperto come il deserto sia stato nel tempo "luogo di religione". Siamo scesi nella depressione del Mar Morto per visitare la zona di Qumran dell'antica comunità degli Esseni. Poi il fiume Giordano dove abbiamo fatto memoria del nostro Battesimo: il fiume Giordano è stata la zona di predicazione di Giovanni Battista e punto di partenza della missione di Gesù.

Il deserto è stato luogo anche di costruzioni maestose, come la fortezza di Masada.

Anche noi abbiamo voluto toccare con mano questi luoghi e cercare di comprendere il senso profondo della meditazione per avvicinarsi a Dio.

Di seguito alcuni dettagli e le belle foto della giornata.


MASADAantica fortezza, situata su una rocca a 400 m di altitudine rispetto al Mar Morto. Le sue mura erano alte cinque metri lungo tutto il perimetro di un chilometro e mezzo, dotate di una quarantina di torri alte più di venti metri; era una fortezza pressoché inespugnabile.
Inoltre l'unico punto d'accesso infatti era l'impervio sentiero del serpente, così chiamato per i numerosi tornanti che lo rendevano un gravissimo ostacolo per la fanteria. La fortezza divenne nota per l'assedio dell'esercito romano durante la prima guerra giudaica. Grazie agli scavi archeologici iniziati negli anni '60, sono stati riportati alla luce i resti dell'antica fortezza: i campi militari romani, con mosaici di notevole qualità, bagni e anche i massi di pietra lanciati dalle catapulte. Inoltre una piccola sinagoga a testimonianza dell'occupazione zelota e una più recente basilica, risalente al V secolo, fatta costruire da monaci penitenziali.

La depressione del Mar Morto: -200m sotto il livello del Mediterraneo. Il Mar Morto è noto per le sue acque molto salate (si riesce a galleggiare!) e da sempre è luogo termale e terapeutico. Purtroppo le elevate temperature che si registrano anche in questa zona, sono causa della drastica diminuzione del livello delle acque. Sono in fase di studio dei progetti per riportare artificialmente l'acqua nel Mar Morto o studiare programmi che permettano uno sfruttamento diverso dello stesso. 

QUMRAN: è il luogo di un'antica comunità Essena, fino al 68 d.C., periodo in cui viene distrutto. La storia racconta che nel 1947 un pastore alla ricerca di una sua pecora che aveva smarrito, vedendo delle grotte gettò un sasso pensando fosse là. Ma il lancio colpì un anfora che si ruppe. Vennero così portati alla luce altri vasi contenenti dei manoscritti. Gli studi successivi riveleranno che si tratta di trascrizioni di brani dell'Antico Testamento.


foto1-2-3: Qumran e Mar Morto
4-5 Masada - 6 Giordano

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Pellegrinaggio in Terra Santa

17 giugno 2018

Prosegue molto bene il nostro pellegrinaggio in Terra Santa accompagnati da un bel sole... caldo!

In questi primi giorni abbiamo già avuto modo di raggiungere dei luoghi molto significativi:

- Cana, dove si fa memoria del miracolo di Gesù dell'acqua che è trasformata in vino

- il monte Tabor con la sua bellissima basilica della Trasfigurazione: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia» (Lc. 9,33).

- il lago di Tiberiade, con la vicina Cafarnao e la chiesa del Primato di Pietro. Sono le zone di Galilea dove Gesù svolge in prevalenza la sua missione salvifica.

Ieri sera a Nazareth abbiamo partecipato alla processione notturna per la pace in Terra Santa e nel mondo intero, con l'intercessione di Maria, che a Nazareth è stata chiamata ad essere la madre di tutti noi.

Oggi iniziamo a dirigerci verso sud in Giudea per raggiungere Betlemme.

Buona Domenica!


Cana di Galilea e Monte Tabor

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Lago di Tiberiade

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Processione a Nazareth

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E' iniziato il nostro 2° pellegrinaggio

14 giugno 2018

Arrivati in Terrasanta! E' iniziato il nostro secondo pellegrinaggio del 2018.

Dall'aeroporto ci siamo diretti a Nazareth, al nord, in Galilea... accolti da una buona cena tonificante!

Nei prossimi giorni faremo visita al paese di Nazareth, ci recheremo sul lago di Tiberiade e Cafarnao... e a Sephoris, poco lontana da Nazareth, dove Gesù è cresciuto ed educato al lavoro di carpentiere dal padre Giuseppe.

A presto e seguiteci. Vi terremo aggiornati su questa bellissima esperienza

Pace e bene
p. Adriano

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Pellegrinaggio: Ain Karem e Gerusalemme e rientro

28 aprile 2018

Si è concluso il nostro pellegrinaggio in Terra Santa!

Dopo splendide giornate di sole, oggi siamo stati accompagnati dalla pioggia... Ma anche sotto la pioggia Gerusalemme è sempre bella!!!

In questi ultimi due giorni ci siamo recati a Ain Karem: vi si trova la memoria dell’incontro di Maria con Elisabetta e la chiesa di San Giovanni. 

Il ministero di Gesù inizia a Cana con la presenza della Madre e termina sulla croce con la consegna della Madre al discepolo amato. Ain Karem forma un arco che include il racconto di Cana e il pellegrinaggio. Anche se Giovanni non menziona la visita di Maria alla cugina, questo luogo ha molta importanza simbolica: ogni pellegrino al termine del viaggio è chiamato ad essere testimone e voce del Messia, come il Battista.

Poi Gerusalemme...

Visita a piedi della città vecchia attraversando il quartiere armeno e il quartiere ebraico.  Ci siamo recati al Monte Sion cominciando dalla sala del Cenacolo e sosta alla Basilica della Dormizione di Maria, raggiungendo il muro della cinta erodiana, denominato Ha Kothel (muro occidentale), il posto più sacro della religione ebraica. 

Ci siamo spostati poi alla Chiesa del Gallicantu, che ricorda il tradimento di Pietro e dove Gesù è imprigionato dopo l'arresto nella casa di Caifa.

Infine Basilica Resurrectionis per gli ortodossi o Chiesa del Santo Sepolcro per i cattolici.

E abbiamo avuto modo di incontrare il Custode di Terra Santa, p. Francesco Patton, che ha spiegato il perché e l'importanza della presenza francescana nei luoghi santi in tutti questi secoli.

 Ain Karen - quartiere ebraico - Gallicantu - SS. Sepolcro

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incontro con il padre Custode

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