Pellegrinaggio: Madaba e Monte Nebo

14 ottobre 2018

Oggi un salto nell'Antico Testamento: abbiamo raggiunto la Regione di Moab con Madaba e il Monte Nebo.

MOAB: è l'antico nome del territorio che si estende a est del Mar Morto; di fronte, a ovest, c'era la Giudea. In Genesi 19,30-38 è raccontata la nascita di Moab e Benammi, rispettivamente i capostipiti dei Moabiti e degli Ammoniti, nati dalle figlie di Lot, che giacquero con il loro padre, dopo essere scampati per volontà divina alla distruzione di Sodoma.

MADABA: la città dei mosaici. La città è citata nella Bibbia come Medeba o Medba; fu uno degli insediamenti spartiti dalle dodici tribù di Israele al tempo dell'Esodo. Il suo nome compare anche nella stele di Mesha: il re moabita Mesha la fece erigere per commemorare la sua vittoria sugli Israeliti verso l'850 a.C.
Nella chiesa ortodossa di San Giorgio è custodito un antico mosaico di circa 3 milioni di tessere! Risalente al VI° secolo, il mosaico raffigura una mappa che ritrae Gerusalemme e la Terra Santa ed è considerata la  mappa religiosa della Terra Santa più antica.

Poco lontano, il MONTE NEBO: alto circa 817 metri, il monte è legato alla vicenda del patriarca Mosè dove, poco prima di morire, ebbe la visione della Terra Promessa. Nonostante il suo aspetto desertico, sui fianchi del monte scorrono le acque di diverse sorgenti perenni.

Deuteronomio 34, 1-3: «Poi Mosè salì dalle pianure di Moab sul monte Nebo, in vetta al Pisga, che è di fronte a Gerico. E il Signore gli fece vedere tutto il paese: Galaad fino a Dan, tutto Neftali, il paese di Efraim e di Manasse, tutto il paese di Giuda fino al mare occidentale, la regione meridionale, il bacino del Giordano e la valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar.»

Le foto di questa bellissima giornata, anche del sito archeologico UMM AL-RASAS...

Deuteronomio 34, 4-8: «Il Signore gli disse: “Questa è la terra per la quale io ho giurato ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe: “Io la darò alla tua discendenza”. Te l’ho fatta vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!”. Mosè, servo del Signore, morì in quel luogo, nella terra di Moab, secondo l’ordine del Signore. Fu sepolto nella valle, nella terra di Moab, di fronte a Bet-Peor. Nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba. Mosè aveva centoventi anni quando morì. Gli occhi non gli si erano spenti e il vigore non gli era venuto meno. Gli Israeliti lo piansero nelle steppe di Moab per trenta giorni, finché furono compiuti i giorni di pianto per il lutto di Mosè .»

UMM AL-RASAS: chiamata anche Castrum/Kastron Mefa'a, è un noto sito archeologico della Giordania, patrimonio dell'UNESCO dal 2004.  Sono presenti antiche rovine di epoca romana, bizantina e dei primi secoli dell'espansione araba, un periodo compreso fra il III e il IX secolo. La maggior parte del sito non è ancora stata portata alla luce.
Il mosaico della chiesa di Santo Stefano è molto bello e di particolare pregio. 


Madaba

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Monte Nebo

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 Umm Al-Rasas

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Un nuovo pellegrinaggio: Giordania e luoghi santi

20 ottobre 2018

E' iniziato un nuovo pellegrinaggio in Terra Santa. In questa occasione partiamo dalla Giordania per raggiungere poi Gerusalemme.

La terra di Giordania è stata raggiunta anche da Gesù nella sua testimonianza dell'Evangelo: oggi siamo nella zona ellenistico-romana dei territori della Decapoli, lega di città fondata da Alessandro Magno. Abbiamo raggiunto Jerash - Gerasa, detta anche la Pompei del Medioriente: visse il suo massimo splendore sotto il dominio dei Romani con il nome di Gerasa; è rimasta sepolta per secoli sotto la sabbia prima di essere riscoperta. E' una splendida testimonianza della grandezza delle opere di urbanizzazione dei Romani in Medio Oriente: templi, strade lastricate, colonnati, teatri, fontane,bagni termali...  (LE FOTO!)

Poi Umm Qays, l'antica Gadara citata nei Vangeli per il miracolo di Gesù che scaccia la legioni di demoni. Nella foto, nel fondo a sinistra si vede il lago / mare di Tiberiade e destra le alture del Golan. Il brano evangelico descrive così l'avvenimento:

Marco 5, 1-131Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni.2Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. 3Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene, 4perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo.5Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. 6Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, 7e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». 8Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!». 9E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti». 10E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione. 11Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. 12E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi».13Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare. 

Infine Amman dove alloggiamo e dove incontreremo la comunità di frati presente.

I giorni prossimi raggiungeremo la regione di Moab con Madaba, Macheronte e il Monte Nebo. E poi la bellissima e nota Petra...

Passeremo poi in Palestina e Israele per raggiungere il Mar Morto, Betlemme... e infine Gerusalemme.

Vi terremo aggiornati anche sulla nostra pagina Facebook!

Buon pellegrinaggio!

p. Adriano


 

Gerasa

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Pellegrinaggio: Ein Karem

29 agosto 2018

Si conclude il nostro bel pellegrinaggio di agosto in Terra Santa.

Ultima meta: Ein Karem, luogo della vita di Elisabetta e di San Giovanni. Qui si recò Maria dopo l'annuncio dell'angelo. E' il luogo del Magnificati di Maria (Lc 1, 46-55)

«Elisabetta piena di Spirito Santo esclamò: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo. A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto”».

Facciamoci anche noi testimoni come Giovanni Battista, diamo speranza a chi incontriamo e raccontiamo la nostra esperienza del "quinto vangelo" che è la Terra Santa. Così altri potranno innamorarsi e concretizzare una gioia che ogni cristiano ha nel proprio cuore! Ogni pellegrino quando arriva in Terra Santa per la prima volta ha occhi un po' spaesati ma l'ultimo giorno quegli stessi occhi brillano di gioia per la bella esperienza vissuta e per aver toccato con mano l'Evangelo di Gesù!

Le foto. Grazie a tutti!
Pace e bene
p. Adriano

 

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Pellegrinaggio: arrivati a Gerusalemme

28 agosto 2018

Arrivati nella città santa, Gerusalemme! 

Abbiamo visitato il quartiere Armeno, Arabo, Ebraico e Cristiano: il muro della cinta erodiana, denominato Ha Kothel (muro occidentale), il posto più sacro della religione ebraica; la spianata delle Moschee (una volta sede del Tempio di Israele); e quelli cari a noi cristiani: il Monte Sion con la Basilica del Santo Sepolcro o Resurrectionis, dove abbiamo celebrato la Santa Messa.

Alcune foto

 

 

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Pellegrinaggio: lago di Tiberiade, Cafarnao e Cana

25 agosto 2018

La giornata è stata dedicata ai miracoli e alle parabole di Gesù... Abbiamo toccato la parte della Terra Santa dove Gesù ha maggiormente cercato di far comprendere l'evangelo.

Il lago di Tiberiade, dove Gesù ha camminato sulle acque, luogo della pesca miracolosa... e Gesù risorto chiama a se Pietro con le tre esortazioni "pasci le mie pecorelle": il Primato di Pietro.

Poi Cafarnao dove si è maggiormente sviluppata la missione di Gesù. E Cana di Galilea, dove alle nozze trasforma l'acqua in vino...

Alcune foto...

Cafarnao e Chiesa del Primato di Pietro sul lago

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Cana

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