La Via Dolorosa e Emmaus-Abu Gosh

9 settembre 2016


Oggi percorriamo a piedi la Via "Dolorosa", via percorsa da Gesù per la nostra salvezza.

Dalla Porta dei Leoni, attraversiamo il quartiere arabo e visita alla chiesa di S. Anna, ultimo esempio di chiesa crociata molto ben conservata e la vicina piscina probatica (del brano evangelico del paralitico). 

Da qui iniziamo il percorso della “Via Crucis di Gesù” partendo dalla Chiesa della Flagellazione e poi il Litostroto; le varie stazioni, con le cappelle della 5^ (Simone di Cirene), la 6^ (dedicata all'incontro con la Veronica) e la 9° (dove si trova il patriarcato copto). Il nostro percorso si conclude, come per Gesù, al Calvario, al Santo Sepolcro... VUOTO!

Il pomeriggio è invece dedicato alla località di Emmaus-Abu Gosh: è un villaggio arabo/cristiano, luogo affascinante e pittoresco. La prima fondazione risale ad oltre 6.000 anni fa, nel periodo biblico il suo nome era Kiryat Ye’arim, ed era un centro cerimoniale dove venne collocata l’Arca dell’Alleanza. Nell'era Bizantina, 1.500 anni fa, a Kyriat Ye’arim, considerato un luogo sacro, fu edificata una chiesa.
Durante il periodo delle Crociate, il villaggio venne identificato con Emmaus, il luogo in cui Gesù si sarebbe rivelato dopo la resurrezione, e vi fu costruito un monastero benedettino che, tuttora visitabile, è uno degli edifici più belli rimasti intatti dopo le Crociate, con un giardino ben curato e ricco di antichi alberi, decorato con imponenti affreschi e da una fontana.

Nel punto più alto del villaggio sorge la chiesa di Nostra Signora dell’Arca dell’Alleanza (1924) con una bellissima vista sulle Colline di Gerusalemme. 

Ma in Israele Abu Gosh è anche il sinonimo di “hummus”, prodotto tipico della cucina araba. Non l’hummus che potreste trovare anche in città, ma una deliziosa e meravigliosa composta servita in una varietà di maniere differenti e decorazioni speziate. Recentemente Abu Gosh ha ricevuto il titolo di “centro dell’hummus”.


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Gerusalemme

8 settembre 2016


Pace e bene!

Abbiamo lasciato Betlemme per raggiungere GerusalemmeLa nostra prima visita è diretta al Monte Moria e al Muro della preghiera, il Kothel, luogo simbolo della religione ebraica, memoria dell'antico Tempio di Gerusalemme.

A piedi raggiungiamo il Monte Sion per la visita al Cenacolo, al Cenacolino francescano, alla Basilica della Dormizione di Maria e alla Chiesa del Gallicantu, che fa memoria del tradimento di Pietro.

Nel pomeriggio: Monte degli Ulivi. Gesù vi si ritira a pregare dopo l'ultima cena con i 12 e prima della passione.
Raggiungiamo Betfage con sosta al Pater Noster e al Dominus Flevit dove si ricorda il lamento di Gesù sulla città e infine la basilica del Getzemani.

Se riusciamo alla sera prima visita veloce al Santo Sepolcro.


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