DIRETTA 5° giorno: Tabor - Cesarea Marittima
23 novembre 2015
Con la giornata odierna il cammino si dirige verso Gerusalemme.
Ma prima: Monte Tabor e Casarea Marittima
5° giorno
La scena della trasfigurazione di Gesù è attestata nella triplice tradizione dei vangeli sinottici.
Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29 Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 32 Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33 Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. 35 E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 36 Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto (Lc 9,28-36).
Al mattino saliamo sul monte Tabor, che per tradizione è indicato come luogo della trasfigurazione, che, per quanto non altissimo (altri nelle vicinanze lo superano), è una collina isolata. Gesù chiama con sé Pietro Giacomo e Giovanni su un alto monte dove Gesù si trasfigura e appaiono con lui Mosè e il profeta Elia... Per Pietro è bello stare lì... "facciamo tre tende, una per te una Mosè e una per Elia"... non sapeva quel che diceva. Una voce dal cielo: Questo è mio figlio eletto nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo". In Gesù vi è il compimento dell'antico testamento come è ben rappresentato dalla vetrata della basilica: tra due pavoni un calice e il triangolo di Dio... figura che nasconde in se la stella di Davide.
La costruzione del Barluzzi richiama il tema delle tre tende...
Gv 7, 37-38: 37Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: «Chi ha sete venga a me e beva 38chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno».
Nelle vicinanze della zona in cui siamo c'è la Samaria, dove si trova il pozzo di Giacobbe, che non riusciamo a visitare ma è importante per l'incontro che Gesù ha con la samaritana a cui chiese da bere (Gv 4, 5-30). Il tema dell'acqua è significativo. Padre Adriano: " Ci sono due tipi di acqua che dissetano la vita dell'uomo: quella fisica e quella interiore. Quest’ultima sazia la sete nei mezzogiorni della nostra vita (Gv 4,13-14). Pian piano l’equivoco nella conversazione si chiarisce e la donna si illumina e corre al villaggio per chiamare gli altri (Gv 4,29) . E’ il segno che la buona notizia l’ha raggiunta e ha messo in moto la conversione del cuore".
Il nostro viaggio prosegue verso ovest in direzione del Mar Mediterraneo. La sosta prevede pranzo in un khibuz in riva al mare... una bella vista sul Mediterraneo. Che ispira Padre Adriano... manca la foto successiva del tuffo!
Nel pomeriggio visita al sito archeologico di Cesarea Marittima città costruita da Erode: visitiamo il teatro, molto ben conservato, l'ippodromo e la parte crociata.
...E finalmente l'atteso arrivo a Gerusalemme.
Un ricordo di ieri da Cana di Galilea: il gruppo e gli sposi
dopo colazione - monte Tabor e Basilica della Trasfigurazione
Cesarea Marittima - Mura di Gerusalemme