Monte Moria, Monte degli Ulivi e Monte Sion
15 marzo 2016
Pace e bene!
In primissima mattinata abbiamo lasciato Betlemme per raggiungere Gerusalemme.
La nostra prima visita è stata diretta al Monte Moria e il Muro della preghiera, il Kothel, luogo simbolo della religione ebraica, memoria dell'antico Tempio di Gerusalemme.
A piedi poi abbiamo raggiunto il Monte Sion dove abbiamo visitato il Cenacolo, il Cenacolino francescano, la Basilica della Dormizione di Maria e la Chiesa del Gallicantu, che fa memoria del tradimento di Pietro.
Nel pomeriggio, nonostante la giornata ventosa, siamo saliti al Monte degli Ulivi: Gesù si ritira a pregare dopo l'ultima cena con i 12 e prima della passione.
Raggiungiamo Betfage con sosta al Pater Noster e al Dominus Flevit dove si ricorda il lamento di Gesù sulla città e infine arrivando alla basilica del Getzemani.
La giornata è stata conclusa con una capatina al Santo sepolcro e in serata con un incontro con fra Artemio Vitores Gonzales, frate presso la Custodia di Terra Santa per ben 45 anni in cui ha visto tre guerre, due intifade, un periodo in cui per 10 anni sono rimasti solo i frati senza pellegrini! Ha dato una bella testimonianza sul significato e sull'importanza dei pellegrinaggi: permettere ai cristiani che vivono qui di poter mantenersi e consentirgli di rimanere in Terra Santa. L'attività dei frati è concentrata su quattro temi: aiutare i cristiani a trovare una lavoro, adoperarsi per l'istruzione, aiutarli a trovare una casa e nell'assistenza medica.
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