P. Carlo dei nobili Conti Lodoli da Venezia (1690-1761)

Commissario di Terra Santa. Già appartenente alla Provincia di Ragusa si è poi aggregato all'Osservante Veneta. Fu maestro e precettore dei giovani patrizi veneziani.

Fu Commissario Generale della Provincia di Creta e svolse l'incarico di censore e revisore dei libri per incarico dei Riformatori dello Studio di Padova. Scrittore dell'Ordine, lasciò manoscritti gli "Elementi di architettura" e "Apologhi", pubblicati postumi dai suoi discepoli.

Di ingegno fortissimo e versatile, si dimostrò edotto nelle scienze letterarie, in quelle meccaniche e nelle belle arti, specialmente nella pittura ed architettura. Benchè ammiratore dei monumenti dell'architettura classica a Roma, Firenze e Venezia, contemplati e studiati in età giovanile, li sottopose a sottile critica innovatrice riguardo soprattutto ai principi di statica ed alla coerenza dell'ornato, per cui non fu immune dalle derisioni dei contemporanei. Tuttavia si acquistò il merito di essere il precursore del razionalismo moderno nell'arte architettonica. Furono costruite, sotto la sua direzione e secondo i suoi principi, le finestre e le porte dell'antico commissariato di Terra Santa a San Francesco della Vigna (Venezia), unico monumento della sua ingegnosa inventiva. 

Morì a Padova a 71 anni il 27 ottobre 1761 e fu sepolto nel convento di S. Francesco Grande.

 

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