I nostri piedi si fermano alle tue porte: la Porta Nuova
20 giugno 2021
Delle otto porte di Gerusalemme la Porta Nuova è l'entrata più moderna alla città Vecchia di Gerusalemme. Fu costruita nel 1889 per fornire un accesso diretto al quartiere cristiano dai nuovi quartieri esterni alla città vecchia. La porta è situata nel punto più alto delle mura di Gerusalemme, a 790 m sopra il livello del mare.
Fino all'epoca crociata non ci sono testimonianze riguardanti alcuna porta a nord ovest della città. Si pensa che durante i combattimenti per la conquista della città, nel 1099, fosse stata aperta una breccia nel muro successivamente convertita in una porta.
La porta crociata potrebbe essere stata murata dopo la conquista della città da parte di Saladino nel 1187
perché non era adatta allo stile di fortificazioni utilizzata dagli ottomani. La porta fu definitivamente eliminata durante la costruzione del muro da parte di Solimano il Magnifico 1537-1541.
L'attuale Porta Nuova fu costruita su richiesta del console francese al sultano Abdul Hamid II nel 1889 per permettere l'accesso alla città vecchia dall'ospizio di Notre Dame, edificato nel 1886 e per permettere ai pellegrini russi ortodossi, che vivevano nel quartiere russo fuori dalle mura, un accesso diretto alla Basilica del Santo Sepolcro nel quartiere cristiano.
Questa porta anche oggi è l’accesso più veloce e accessibile per i pellegrini che, alloggiando fuori della città vecchia, arrivano in pullman con il desiderio di giungere al più presto al Santo Sepolcro.
Appena varcata la soglia della porta ci si trova nel quartiere cristiano, un tempo un luogo non abitato fuori delle mura, luogo in cui vi era una cava di pietra già in disuso ai tempi di Gesù dove i romani facevano le esecuzioni capitali. È il luogo del Golgota, il luogo della crocifissione e della sepoltura di Gesù, oggi considerato il centro della città vecchia.
Entrando per questa semplice porta a sinistra vi troviamo subito alcuni antichi negozi che ci accompagnano al maestoso complesso del convento San Salvatore dei Padri Francescani, sede della Custodia di terra Santa. A sinistra e a destra è situata la sede del Patriarcato Latino e, poco prima di giungere al Santo Sepolcro, si incontra un altro grande complesso, il Patriarcato Greco Ortodosso. Si incontrano così le tre principali istituzioni religiose della città.
È tradizione per i pellegrini visitare il padre Custode di Terra Santa, un tempo presso il Santo Cenacolo sul monte Sion, oggi presso il convento San Salvatore. Infatti i padri francescani furono cacciati nel 1551 dal monte Sion, loro antica sede donata dai reali di Napoli Roberto d’Angiò e Sancia di Maiorca nel 1333. Per altri otto anni i francescani rimasero presso il monte Sion in un luogo vicino ritenuto l’antico forno della casa dove si consumò l’ultima cena. Poi nel 1559 i francescani acquistarono antichi ruderi del monastero dei monaci georgiani a cinque/sei minuti dal Santo Sepolcro e costruirono il complesso che racchiude la chiesa di San Salvatore, la custodia e il convento dei frati francescani.
Con la Bolla Divina disponente clementia del 1561 il papa Pio VI trasferì in questa nuova sede dei francescani tutte le indulgenze annesse ai principali luoghi del Santo Cenacolo, luogo cioè dell’istituzione della SS. Eucaristia, quello della discesa dello Spirito Santo e quello dell’apparizione del Salvatore a S. Tommaso, luoghi ora rappresentati dai tre principali altari dell’attuale chiesa di San Salvatore.
Questo concentrato di tradizioni, di storia, di istituzioni religiose e di un gran numero di negozi di articoli religiosi in qualche centinaio di metri quadrati ci dimostrano l’importanza e la venerazione del luogo dove ci si sente tutti fratelli, tutti redenti, tutti di casa. Qui si realizzano le antiche profezie e i salmi: “nazioni numerose verranno a te da lontano… tutti presso di te si raduneranno e benediranno il Signore dei secoli. Beati coloro che ti amano, beati coloro che gioiscono per la tua pace”.
È proprio questo il sentimento del pellegrino che finalmente giunge al grande complesso della basilica del Santo Sepolcro in particolare sostando presso il calvario, la pietra dell’unzione e in fine all’interno del sepolcro vuoto dove è stata vinta la morte e redenta tutta l’umanità.